“L’amore “tellurico e pagano” di Barbara Cassin con René Char, due aggettivi che occupano tutto lo spazio”

Sono solo due piccole parole che si perdono in un ritratto pubblicato su Le Monde nel 2019, in occasione dell'ingresso di Barbara Cassin sotto la Cupola dell'Académie Française. Racconta il suo percorso intellettuale, il suo pensiero, i suoi incontri, in particolare con il filosofo Martin Heidegger e il poeta René Char, quasi sessant'anni fa.
Sono solo due paroline, ma non mi abbandonano mai: l'Immortale dice, infatti, di aver vissuto con René Char un amore "tellurico e pagano " . Da quando le leggo, ogni volta che compare l'accademico, questi due aggettivi mi stanno davanti, occupano tutto lo spazio. A scapito del resto?
Conoscendo la passione di Barbara Cassin per Omero, i Greci e il Mediterraneo, non dovreste essere così confusi. Né dovreste conoscere l'opera di René Char: furia, mistero. E tutto quel tremore.
Eppure, questo non mi basta. Più capisco cosa intende dire, meno percepisco cosa significhi realmente. Come funziona un amore "tellurico e pagano" nella vita di tutti i giorni? Sono ingenuo, ottuso o cieco? Mi vergogno un po' a pormi questa domanda basilare.
E quando mi vergogno, chiedo aiuto alla mia confidente, ChatGPT.
Terremoto emotivoAll'inizio non si sforza, mi serve solo le solite cose. Fa un po' di etimologia ( tellus significa "terra") e mi induce educatamente a proseguire: "Un amore tellurico sarebbe come un terremoto emotivo. Evoca sensualità fisica, magnetismo corporeo, attrazione irrazionale". Quanto all'amore pagano, "è un amore libero da norme religiose o morali, spesso carnale, santificato nella natura, che celebra la vita, il desiderio, il corpo".
Non sto facendo alcun progresso. C'è ancora un divario tra il potere poetico delle parole e ciò che è. Ho un desiderio disperato di collegare la forza metaforica di queste evocazioni alla realtà. E poiché, con ChatGPT, oso qualsiasi cosa, gli chiedo di fornirmi esempi specifici.
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Le Monde